Come si guida sul bagnato su iRacing?
Ciao, Top Driver.
Benvenuto in questo nuovo contenuto a cura del pilota eSports e Coach USR Alessandro Gerardin.
Dopo tanti anni di attesa, all’inizio del 2024 è arrivata la pioggia su iRacing con il Tempest Weather System.
Un sistema che simula le condizioni meteo in tempo reale, dalla pioggia leggera ai temporali forti, fino a situazioni di pista che si asciuga o si bagna man mano.
Questo ha reso le gare molto più divertenti, avvincenti e realistiche, considerando che fino ad allora su iRacing si correva solo sull’asciutto.
Il sistema, all'inizio, è stato introdotto solo su alcune auto e circuiti, ma con il tempo verrà esteso a tutta la piattaforma.
Fatta questa premessa, introduciamo i 3 aspetti fondamentali da considerare nella guida sul bagnato.

I 3 aspetti fondamentali da considerare nella guida sul bagnato
Partiamo dalla pista.
Come nella realtà, anche nel simulatore devi prestare attenzione a particolari elementi della pista che, con la pioggia, diventano pericolosi.
Cordoli verniciati e strisce sull’asfalto diventano molto scivolosi.
A questi si aggiungono le pozze d’acqua che si formano man mano che la pioggia aumenta, con il rischio concreto di aquaplaning.
Sono situazioni da evitare, perché possono compromettere la guida.
Per quanto riguarda il meteo, il sistema è dinamico e simula condizioni reali.
Ciò significa che potresti trovarti in situazioni molto variabili.
La pioggia potrebbe colpire solo alcune curve del tracciato, oppure la pista potrebbe asciugarsi in modo irregolare, partendo da determinati settori e lasciando bagnati altri.
Questo ti impone di essere sensibile durante la guida e pronto ad adattarti rapidamente ai cambiamenti.
La capacità di leggere il tracciato metro per metro diventa fondamentale, perché le condizioni possono cambiare di giro in giro.
Passiamo ora alla tecnica di guida.
Come già accade sull’asciutto, anche sul bagnato la guida deve essere morbida e precisa, ma in questo contesto lo diventa ancora di più.
Ogni input deve essere controllato.
Le traiettorie ideali si spostano verso l’esterno perché il grip, con la pioggia, tende ad accumularsi più laddove le gomme passano meno.
Quindi, devi iniziare a usare traiettorie più larghe e abituarti a punti di corda e riferimenti diversi.
A livello di input, è importante essere precisi e mantenere valori più bassi rispetto alla guida su asciutto.
Non bisogna mai arrivare a frenare al 100%.
La potenza frenante deve essere molto inferiore e, soprattutto, applicata in modo progressivo.
Anche con l’acceleratore bisogna essere molto più graduali.
Arrivare al 100% di gas dev’essere un processo controllato, lento, per far sì che la vettura prenda grip in modo fluido e senza perdere trazione.
Qualsiasi movimento brusco può comportare perdita di aderenza o testacoda.
Infine, i micromovimenti del volante assumono un ruolo cruciale.
Su pista bagnata, piccoli aggiustamenti aiutano tantissimo a far aderire la macchina e mantenerla stabile.

Analisi telemetrica di due giri: uno su asciutto e uno sul bagnato.
Nella nostra analisi, abbiamo confrontato tramite telemetria un giro sull’asciutto e uno sul bagnato.
Il grafico rosso rappresenta il giro asciutto, mentre quello blu è sul bagnato.
Guardandoli, si nota subito come sul bagnato, ovvero nel grafico blu, l’approccio sia molto più anticipato.
Per esempio, nella frenata si interviene prima, ma con meno intensità.
L’obiettivo non è solo rallentare, ma farlo nel modo più progressivo possibile, mantenendo la macchina in equilibrio.
Andiamo a essere più bassi rispetto alla guida sull’asciutto, rappresentata dal grafico rosso, ma il rilascio del freno risulta molto simile, anzi identico.
Per quanto riguarda invece l’approccio al gas, vediamo come il punto d’attacco sia lo stesso, ma la progressione per arrivare al 100% nel grafico blu, quello sul bagnato, sia più lenta.
Questo significa che ci arriviamo più tardi, con una progressione più lunga e controllata.
Anche in queste 2 curve a media percorrenza si nota che il punto di frenata è anticipato, ma non troppo, e la potenza frenante è inferiore sul bagnato.
Alla fine, anche qui, il rilascio del freno resta simile.
Nella seconda curva, addirittura, freniamo un po’ dopo rispetto all’asciutto perché nella curva precedente abbiamo portato meno velocità, e i valori di frenata restano inferiori.
Anche sul gas si vede quanto cambi la progressione.
Il punto in cui iniziamo ad accelerare è quasi identico tra asciutto e bagnato, ma poi la salita verso il 100% è molto più lenta.
In alcuni casi arriviamo al full gas con molto ritardo e, addirittura, dobbiamo fare una piccola parzializzazione, segno che la vettura tendeva a perdere aderenza o che abbiamo trovato una zona più bagnata.
Osservando la differenza di traiettoria tra asciutto e bagnato, si nota come nella stessa curva la linea blu, quella sul bagnato, sia molto più larga rispetto alla rossa.
Quando raccordiamo con la curva successiva, sull’asciutto siamo molto più larghi perché possiamo usare tutto il cordolo, mentre sul bagnato dobbiamo evitarlo, e quindi la linea blu si stringe.
Anche durante la percorrenza restiamo più lontani da cordoli e strisce verniciate, preferendo una traiettoria più sicura, con un’uscita identica.
Proseguendo, si vede come le traiettorie siano diverse.
In un’altra curva, con la linea blu ci allarghiamo molto per andare a cercare grip nella parte più esterna della pista.
Nell’ultima curva, pur impostandola nello stesso modo, la percorrenza sul bagnato è molto più larga per poi uscire con la stessa traiettoria dell’asciutto.
Questo è un comportamento voluto e cercato, perché permette di trovare più aderenza e, allo stesso tempo, evitare cordoli e verniciature che potrebbero farci perdere il controllo della vettura.
Sul nostro canale YouTube, all'interno del video dedicato a questo contenuto, abbiamo approfondito questo discorso.
In particolare, troverai i due hot-laps analizzati in telemetria per capire meglio ciò di cui stiamo parlando.
Noterai come, sul bagnato, le traiettorie siano del tutto riviste.
Sfruttiamo molto meno i cordoli rispetto all’asciutto e prestiamo massima attenzione alle verniciature sull’asfalto.
A livello di input, la differenza principale sta soprattutto nell’approccio al freno.
L’input iniziale è molto più leggero, la potenza frenante inferiore, e il bilanciamento dei freni viene spostato più al posteriore per evitare il bloccaggio dell’anteriore.
Cerchiamo inoltre di essere più graduali con l’acceleratore, ancora più che sull’asciutto, e di arrivare al 100% del gas molto più tardi, introducendo microcorrezioni con l’angolo dello sterzo per mantenere il massimo grip al posteriore e ottenere una buona trazione.
Sono accorgimenti fondamentali per guidare bene sul bagnato e ottenere una performance ottimale.
Clicca qui sotto per guardare il video a riguardo.
A presto e ricorda che Top Driver, si Diventa!